PA, aziende private e sicurezza: lo stato dello smartworking in Italia

Qualche giorno fa sulle pagine di alcuni quotidiani nazionali e sui relativi siti sono stati pubblicati articoli dedicati allo stato dello smartworking in Italia. Come spesso accade con i titoli ad effetto è stato messo in evidenza che nelle Pubbliche Amministrazioni il lavoro agile non decolla per le ridotte competenze del personale nell’uso del PC. La fonte di questi articoli è un dettagliato report realizzato dai ricercatori della Banca d’Italia e in realtà nell’analisi le colpe non vengono addossate solo al personale. Bisogna poi tenere conto del “limite naturale” dei compiti che possono essere eseguiti in smartworking e in alcuni casi (principalmente per mancanze organizzative) considerare che ci sono impedimenti che non permettono di svolgerli in modo produttivo fuori dal luogo di lavoro. Anche gli investimenti sostenuti dagli enti nel 2020 non hanno migliorato la situazione in modo significativo. Nel report viene evidenziato che la percentuale di telelavoro inizialmente stimata ha avuto un risultato effettivo decisamente inferiore. Questi dati ovviamente non valgono per tutti i settori della pubblica amministrazione tanto che, per quanto riguarda l’istruzione, il valore è stato ampiamente superato. Il report è diviso in tre sezioni dedicate rispettivamente ai lavoratori del settore privato, alle imprese e alle amministrazioni pubbliche ed è raggiungibile cliccando il seguente link: Il lavoro da remoto in Italia. A discolpa dei dipendenti pubblici vanno poi evidenziati altri elementi come la mancanza di corsi di preparazione per la gestione del telelavoro, il digital divide che ancora colpisce alcune aree del Paese con connessioni spesso al limite della decenza e la scarsa disponibilità di strumenti informatici adeguati nelle case dei lavoratori. La situazione è migliore per le aziende private, ma anche in questo caso bisogna fare i conti con il digital divide.

Un dato importante

Articoli e report non analizzano altre situazioni generate dal passaggio in emergenza allo smart working: ovvero la gestione della sicurezza del telelavoro e la mancanza di formazione relativa alle sicurezza dei dati. Si tratta di due elementi fondamentali in questi mesi caratterizzati da massicce campagne di cyber-attacchi. La gestione della sicurezza è fondamentale e diventa ancora più importante quando molti dipendenti accedono alle infrastrutture da remoto, spesso usando computer personali non verificati e certificati. La seconda questione riguarda la formazione del personale nell’ambito della sicurezza ed è altrettanto importante in quanto le tecniche di attacco sono in continua evoluzione e possono mettere in crisi anche gli utenti più esperti. Di questi tempi, non è raro scoprire che le credenziali di accesso alle reti sono state “ottenute” sfruttando subdole tecniche di social engineering abbinate a campagne di phishing strutturate ad hoc. In entrambi i casi il team di esperti di Hypergrid può essere d’aiuto. Per quanto riguarda la formazione in ambito di sicurezza informatica ci sono corsi dedicati e strutturati in modo che i dipendenti possano affrontare sia il lavoro in smart working, sia il lavoro in sede seguendo le corrette procedure di sicurezza ed evitando le minacce informatiche. Ovviamente non mancano anche corsi più specifici dedicati alle PA e alle aziende che hanno particolari necessità: linee guida per il trattamento dei dati personali e corsi specifici dedicati ai Data Protection Officer e Privacy Manager, così come quelli per il Network Vulnerability Assessment e l’Intrusion Detection System. Per quanto riguarda la gestione in sicurezza del telelavoro Hypergrid propone servizi con HyperVPN, una connessione criptata che permette di connettersi con semplicità da remoto alla rete della pubblica amministrazione o dell’azienda. L’accesso avviene tramite autenticazione “a due fattori” che rende estremamente improbabile la sottrazione delle credenziali di accesso. Da tenere anche in considerazione il servizio HyperCut che sfrutta i più avanzati sistemi per il controllo del traffico dati in modo da rilevare in tempo reale eventuali pericoli e anomalie.

Per informazioni e preventivi contattateci all’indirizzo info@hypergrid.it o al numero di telefono 0382 528875

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